domenica 2 febbraio 2014

CASO CLINICO PUBBLICATO ALLA RIVISTA "IL MEDICO OMEOPATA", anno XVIII, numero 54, Dicembre 2013


                                      Un caso di virosi epidemica

Charalampos Katsoulas
Medico Chirurgo – Omeopata,  ROMA


 

Bambino di 4 anni. Viene in visita per una condizione acuta in data 07/10/2013.

Il padre del bambino chiede con urgenza una medicina per abbassargli velocemente la febbre molto alta. Su richiesta del padre faccio entrare in stanza tutta la famiglia composta dal padre, dalla madre del paziente e dalla sorellina di 15 mesi.

Il bambino vuole stare vicino al papà poggiandosi su di lui e tenuto per mano. È abbattuto, con delle occhiaie, con temperatura di 40°C e rossore delle guance. Ha mal d’orecchie bilateralmente con prevalenza del dolore a destra; ha mal di pancia e senso di nausea; mal di testa; mal di gola, raucedine e tosse soprattutto da sdraiato. All’ esame otoscopico viene rilevato una intensa colorazione rossa dell’orecchio destro ed in particolare della membrana timpanica e una lieve iperemia di quella sinistra. Una stazione linfonodale sottomandibolare destra dolente. Lingua con lieve pattina bianca. Addome trattabile, Murmure Vescicolare fisiologico.

Questa condizione dura da circa 14-15 giorni ed è ora in atto il terzo episodio febbrile con febbre alta che dura da tre giorni. Ha assunto nurofen come antinfiammatorio, un sciroppo fitoterapico contro la tosse e come medicina omeopatica Belladonna di propria iniziativa. Belladonna ha dato solo un parziale miglioramento.

La diagnosi è piuttosto semplice. Si tratta dell’epidemia virale che si è diffusa le ultime settimane nella popolazione generale con una sintomatologia che riguarda l’apparato respiratorio e/o l’apparato gastrointestinale con presenza di febbre e durata di molti giorni, o anche settimane.

Il bambino soffre di adenoidismo, di otiti, di faringiti e di bronchiti ricorrenti. L’inverno scorso ha fatto più cicli di terapia antibiotica.

Dalla visita emerge che il bambino ha un aumentato senso della sete. Anche durante la visita chiede di bere acqua a piccole quantità. Il bambino vuole stare sempre vicino ai genitori. Le guance sono rosse, il viso caldo, ha le mani e i piedi freddi ed è prostrato fisicamente per la temperatura corporea alta. È collaborativo durante l’esame obbiettivo ma dice poche parole quando viene stimolato ad interagire.

Dalle informazioni generali sul carattere e la personalità del bambino si nota che è un bambino sempre in attività, affettuoso ma nervoso quando si sveglia, a volte parla durante il sonno, sudorazione all’inizio del sonno.

Segue la repertorizzazione con l’utilizzo del programma Essenthial Synthesis 9.2:     

 

1
1234
2 
MENTE - TENUTO - desiderio di essere tenuto
 25 
2
1234
1 
TOSSE - SDRAIANDOSI - letto; a - aggr.
 74 
3
1234
1 
STOMACO - NAUSEA - febbre - durante - aggr.
 67 
4
1234
1 
FACCIA - COLORAZIONE (colorito) - bluastra - Occhi - Intorno; cerchi bluastri
 130 
5
1234
2 
ORECCHIO - DOLORE - bambini; nei
 11 
6
1234
2 
ORECCHIO - COLORAZIONE - rossore
 89 
7
1234
2 
STOMACO - SETE - piccole quantità, di - febbre; durante
 19 
8
1234
1 
FACCIA - COLORAZIONE (colorito) - rossa - febbre - durante - aggr.
 73 
9
1234
1 
ADDOME - DOLORE - calore, febbre - durante
 41 
10
1234
1 
ORECCHIO - DOLORE
 432 
11
1234
1 
STOMACO - APPETITO - mancante - febbre - durante - aggr.
 38 

 

 

   
puls.
rhus-t.
phos.
bell.
ars.
nux-v.
sep.
sulph.
chin.
lyc.
 
 
13/27
13/23
13/20
12/23
11/26
11/22
11/20
11/17
10/24
10/18
 
1
-
1
1
-
2
2
2
1
-
-
 
2
2
2
3
-
2
1
2
3
-
1
 
3
3
1
1
1
2
2
1
1
1
1
 
4
2
3
2
2
3
3
2
1
3
3
 
5
1
-
-
2
-
-
-
-
-
-
 
6
3
2
2
2
-
2
1
2
3
1
 
7
1
2
1
2
3
-
-
-
2
3
 
8
2
1
1
3
1
2
3
1
3
1
 
9
2
3
1
1
3
1
2
1
3
1
 
10
3
2
3
3
2
2
2
3
1
3
 
11
3
1
1
1
3
3
2
1
3
-
 

 

 

 

 

DIAGNOSI DIFFERENZIALE E TERAPIA

La scelta del rimedio non è chiara. La diagnosi differenziale è tra Belladonna, Arsenicum e Ferrum Phosphoricum che non compare tra i primi rimedi della repertorizzazione.

Belladonna viene esclusa perché è già stata utilizzata con un parziale e breve miglioramento.

Ferrum Phosphoricum ha un’affinità con il caso per il dolore nell’orecchio, il colore rosso vivo della membrana timpanica, l’aumentato senso della sete, l’arrossamento delle guance, la febbre che dura da più tempo. 

Arsenicum ha la sete per piccole quantità di acqua, il calore in viso, il desiderio di essere tenuto e copre la maggior parte dei sintomi considerati nella repertorizazzione ma non ha una affinità speciale per l’orecchio.

La scelta della prescrizione è Arsenicum Album 30CH tre granuli ogni 3 ore.

 

 

FOLLOW UP

Dopo 24 ore sento telefonicamente la madre. Lo stato dei sintomi è lievemente migliorato. La temperatura si è abbassata. Il bambino ha voluto mangiare qualcosa ed ha dormito abbastanza. Non chiede più acqua da bere. Viene chiesto di proseguire la terapia usando il metodo plus.

Il giorno 09/10/2013 ho un nuovo contatto telefonico. La temperatura è risalita a 38,4°C. Gli è ritornato il dolore alla gola. Ha di nuovo dolore alle orecchie soprattutto al destro. Ha mal di testa e dolore addominale. La tosse è migliorata. La madre racconta che il bimbo si piega come un embrione tutto accovacciato. Si mette sul divano e prende una posizione con il volto sul cuscino, le ginocchia flesse e le gambe flesse sul bacino con il sedere in aria. Lo fa spesso. Altre volte si gira e si rigira sul divano per trovare una posizione. Si lamenta per il dolore al orecchio ed ha sonnolenza. La madre ha utilizzato il paracetamolo la sera precedente come antipiretico.C’è l’impossibilità di rivedere il bambino nello studio perché abita a 250 Km di distanza.

Vengono considerati i seguenti sintomi (Synthesis 9.2)

 

 1
1234
1 
ORECCHIO - DOLORE
 432 
2
1234
1 
ORECCHIO - DOLORE - destro
 199 
3
1234
1 
ORECCHIO - COLORAZIONE - rossore
 89 
4
1234
2 
SONNO - POSIZIONE - ginocchia - torace; posizione su ginocchia e
 15 
5
1234
1 
MENTE - IRREQUIETEZZA - dolore; da
 35 

 

 

   
lyc.
calc-p.
sep.
bell.
phos.
puls.
med.
merc.
acon.
caust.
 
 
6/11
5/8
5/6
4/9
4/9
4/9
4/8
4/8
4/7
4/7
 
1
3
2
2
3
3
3
1
3
2
2
 
2
2
1
1
3
-
2
1
2
1
2
 
3
1
1
1
2
2
3
-
2
1
2
 
4
2
2
1
-
2
-
3
-
-
-
 
5
1
-
-
1
-
1
-
1
3
1
 

 

DIAGNOSI E TERAPIA

Lycopodium copre tutti i sintomi e corrisponde ad una caratteristica caratteriale del bambino che è l’irritabilità la mattina quando si sveglia.

La scelta prescrittiva è Lycopodium 30CH, 3 granuli ogni tre ore circa.

Dopo 24 ore la madre riferisce che i sintomi fisici sono lievemente migliorati, la temperatura si è abbassata e che vede il bambino stare molto meglio.

Il giorno 11/10/2013 il loro pediatra di fiducia constata le buone condizioni generali del bambino. La temperatura è normale, l’otoscopia è negativa e c’è solo la presenza di iperemia faringea.

Viene consigliato di continuare la terapia assumendo i tre granuli di Lycopodium 30CH da 3 a 4 volte al giorno.

Il giorno 14/10/2013, in occasione della visita del padre e della sorellina del paziente,                       viene confermata la guarigione del bambino e viene prescritto Lycopodium MK e Lycopodium 35K per 50 giorni dopo una valutazione dello stato del bambino.

 

DISCUSSIONE:

La scelta di Arsenicum si è basata su due sintomi netti che erano il desiderio di acqua a piccole dosi ed il desiderio di essere tenuto per mano durante tutta la durata della visita.

La scelta di Lycopodium si è basata sulla posizione genupettorale, sulla lateralità destra (dolore orecchio destro, linfonodo dolente a destra) e sul carattere generale del bambino.

È stata sufficiente la dinamizzazione 30 CH per risolvere il caso perché il paziente aveva un buon livello di energia vitale.

Il criterio che si deve adottare per capire l’efficacia o meno del rimedio somministrato sono le condizioni generali cioè l’appetito, il sonno, l’umore etc.

 

CONCLUSIONI:

In questo caso, di malattia acuta, per la guarigione completa è servita la somministrazione di un rimedio policresta che corrispondeva non solo ai sintomi caratteristici che sono stati rilevati durante la malattia acuta, ma anche alla personalità ed il carattere del bambino.

Molte volte accade che per risolvere un caso clinico, che si tratti sia di malattia acuta sia di malattia cronica, bisogna cogliere il nucleo centrale della persona. Questo significa riuscire a identificare nella persona che abbiamo di fronte, l’essenza di uno dei rimedi della materia medica. Per ottenere questo abbinamento è necessaria una buona comprensione dell’essenza di più rimedi possibili e una attenta osservazione del paziente.  Se questo non è possibile, o perché non conosciamo a sufficienza il paziente o perché non conosciamo a sufficienza l’essenza del rimedio, bisogna prendere in considerazione i sintomi prevalenti, insoliti, peculiari e rari che ci possono guidare nella scelta del rimedio più simile.

 

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